L'Iran revoca la condanna a morte per coraggiosi attivisti per l'uguaglianza di genere

Questa monumentale campagna ha portato alla vittoriosa revoca delle loro condanne e ha segnato una significativa vittoria per la giustizia e i diritti LGBT+.

Zahra Sedighi-Hamadani, nota anche come Sareh, e Elham Choubdar si sono mobilitate per ciò che è giusto e hanno pagato un alto prezzo. Il loro arresto nell'ottobre 2021 per aver chiesto asilo e cercato un luogo sicuro dove vivere ha messo in luce i rischi che affrontano attiviste e attivisti LGBT+ in Iran.

Accusate di "diffondere la corruzione sulla terra" tra altre accuse infondate, inclusa la promozione di propaganda omosessuale e la collaborazione con i media internazionali, si sono trovate di fornte alla cupa prospettiva della pena di morte. Ma non siamo rimasti in silenzio.

Quando 6Rang e ILGA Asia hanno avviato una petizione sulla piattaforma di All Out per chiedere giustizia, più di 150.000 persone da ogni angolo del mondo si sono mobilitate.

La nostra voce collettiva è stata così potente da ottenere una seconda possibilità in tribunale per Sareh e Elham.

E ce l'abbiamo fatta! Il 29 dicembre 2022 le ingiuste condanne a morte sono state annullate. La pressione continua e gli avvocati hanno portato al rilascio su cauzione il 20 marzo 2023. Ed entro la fine del 2023, Sareh ha persino trovato una nuova casa in un paese dove può vivere liberamente e in sicurezza con i suoi figli. Questa vittoria non riguarda solo due persone; è una grande vittoria per tutti coloro che credono nell'amore, nella giustizia e nell'uguaglianza.

Dimostra cosa possiamo fare quando ci uniamo e ci sosteniamo a vicenda.

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