Transessuali sotto attacco in Tunisia

Helà è stata arrestata in Tunisia solamente perché è una donna transessuale. I membri di All Out hanno contribuito a fare pressione a livello internazionale e un giudice ha annunciato che Hélà non andrà in prigione.

Hèla, una ragazza tunisina transessuale, stava tornando a casa dopo aver trascorso una serata divertente con gli amici, quando la polizia ha fermato la sua auto e l'ha arrestata solo perché è transgender.

Dopo averla insultata, picchiata e torturata hanno anche avviato un procedimento penale contro di lei perché Hèla ha avuto il coraggio di rivendicare i suoi diritti. Un giudice transfobico ha accusato Hèla di "indecenza" e l'ha condannata a quattro mesi di reclusione in una prigione maschile, esponendola a ulteriori violenze e abusi.

Insieme ai nostri partner di Shams, All Out ha lanciato una protesta mondiale chiedendo al Primo ministro tunisino di far liberare Héla immediatamente e senza restrizioni. Decine di migliaia di persone hanno firmato la petizione, che è stata condivisa quasi 10.000 volte su Facebook e Twitter.

Traduzione: Héla è una ragazza transgender rinchiusa in una prigione maschile in #Tunisia. Dobbiamo firmare questa petizione. #FreeHèla

Qualche settimana dopo, la Corte d'appello tunisina ha ordinato il suo rilascio provvisorio e la revisione del processo. All'avvicinarsi della data del processo, abbiamo lanciato un nuovo appello urgente, chiedendo ai nostri membri di continuare a firmare e condividere la petizione:

Il 23 febbraio, giorno dell'udienza d'appello, abbiamo consegnato oltre 45.000 firme al Primo ministro tunisino... e ha funzionato! Malgrado l'ingiunzione di pagare una multa, la Corte d'appello ha deciso di liberare definitivamente Héla.

Dopo il suo rilascio, Héla ha inviato questo messaggio:

"Ringrazio di cuore tutti i membri di All Out che sono stati al mio fianco per farmi uscire di prigione in breve tempo."

Il 17 settembre 2018 Hèla è stata nuovamente arrestata per "oltraggio al pubblico senso del pudore" da dei poliziotti transfobici che l'hanno insultata pesantemente prima di mandarla, ancora una volta, in una prigione maschile. Hèla è stata reclusa in una cella con 50 uomini, detenuti per crimini gravi, compreso l'omicidio.

Appena lo abbiamo saputo, abbiamo riaperto la campagna e inviato un messaggio urgente ai membri di All Out.

Abbiamo anche reinviato al primo ministro tunisino Youssef Chahed più di 49.000 nomi di persone da tutto il mondo che hanno alzato la loro voce in sostegno a Héla.

E ha funzionato, ancora: il 21 settembre la Corte ha nuovamente ordinato la liberazione di Héla.


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