Le nostre campagne dimostrano che la mobilitazione dal basso funziona!Ecco alcuni dei nostri momenti salienti e delle nostre più grandi vittorie (finora!)
Per la prima volta in assoluto, la comunità LGBT+ della Georgia ha deciso di celebrare il Pride nella sua capitale, Tbilisi, a giugno 2019.
Il pastore anti-gay americano Steven Anderson è noto per promuovere la violenza e l’odio omofobico. Quando abbiamo scoperto che stava pianificando una visita a una congregazione di Dublino, abbiamo lanciato una campagna per fermarlo.
Nel 2018, il governatore di Dar es Salaam in Tanzania ha costituito una squadra speciale per dare la caccia e arrestare le persone sospettate di essere LGBT+.
Abbiamo contattato la comunità LGBT+ in Kenya per sapere quale fosse l’impatto della normativa anti-gay sulla loro vita quotidiana.
Il Congresso mondiale delle famiglie (WCF) è uno dei gruppi anti-LGBT+ e anti-scelta più potenti al mondo.
Abbiamo collaborato con eccezionali YouTuber trans di diverse parti del mondo per celebrare la visibilità transgender!
Le autorità egiziane odiano gli arcobaleni. Infatti, durante un concerto del 2017, li hanno vietati arrestando chiunque ne avesse uno.
In Africa orientale, la negligenza e la discriminazione da parte delle autorità governative impediscono ai rifugiati LGBT+ di accedere al mondo del lavoro. I membri di All Out hanno contribuito a cambiare le cose.
Un ragazzo russo di 16 anni è stato citato in giudizio in nome della “legge di propaganda” anti-gay.
SOMOSGAY si è associata a All Out per finanziare un centro per i giovani LGBT+ e le persone che hanno il virus HIV.
In Iraq sono stati dipinti dei murales rivoluzionari sulla comunità LGBT+.
Migliaia di persone LGBT+ cercano rifugio nel Regno Unito per sfuggire alle minacce di morte e alla violenza dei loro paesi d'origine.