Per donare il sangue in Brasile, come in molti altri paesi, gli uomini che hanno relazioni sessuali con altri uomini dovevano aspettare 12 mesi.

Abbiamo contribuito ad aprire il primo spazio sicuro per le persone LGBT+ in Venezuela.

Dopo che oltre 110.000 persone in Germania hanno chiesto di vietare le cosiddette “terapie di conversione” il parlamento tedesco ha finalmente agito nel 2020.

Le conseguenze della pandemia di COVID-19 per le persone LGBT+ hanno riguardato tutto il pianeta ed influenzato molte vite, spesso in modo inaspettato.

"Migliaia di membri di All Out hanno donato oltre 12.000 US$: quanto bastava per tenere aperto uno dei pochi centri LGBT+ in Polonia! "

Quando la pandemia di Covid-19 è arrivata in Brasile, nel marzo 2020, le case di accoglienza LGBT+ hanno subito un duro colpo.

Quando all’inizio del 2020 è scoppiata la pandemia, i nostri partner in tutto il mondo ci riferivano notizie allarmanti: le persone LGBT+, che erano già vulnerabili prima del COVID-19, ora stavano letteralmente lottando per la sopravvivenza.

La pandemia di COVID-19 ha colpito l'Italia prima di altri Paesi. Le dinamiche sociali e la vita affettiva e sessuale delle persone LGBT+ ne sono state influenzate, così come l’attività delle associazioni sul territorio.

Quando è arrivata la notizia che il predicatore statunitense Franklin Graham aveva annunciato un viaggio nel Regno Unito, il Direttore esecutivo di All Out Matt Beard – che vive a Londra – è rimasto scioccato.

A ottobre 2018, presso la Corte suprema brasiliana è iniziato un importante dibattito, ovvero: la discriminazione nei confronti delle persone LGBT+ dovrebbe diventare illegale? All Out era fisicamente presente! In ogni fase di questo percorso.

La marcia del Pride a Istanbul è stata vietata per il quinto anno consecutivo.

Mentre nel 2019 in tante città del mondo si celebravano i 50 anni di Stonewall con Pride colorati, in Uganda la comunità LGBT+ aspettava ancora il suo “momento Stonewall”.