A ottobre 2018, Jair Bolsonaro, uno dei più veementi sostenitori anti-gay, è stato eletto presidente del Brasile.
Con una mossa a sorpresa, qualche settimana dopo, la Corte suprema brasiliana ha annunciato che si sarebbe occupata di un caso, presentato nel 2012, che riguardava la criminalizzazione della discriminazione delle persone LGBT+ nel paese.
All Out e i nostri partner in Brasile hanno immediatamente lanciato una petizione per chiedere alla Corte suprema di sostenere i brasiliani LGBT+. Nel giro di una settimana, si sono mobilitate 200.000 persone!
Ci siamo quindi recati in Brasile per consegnare le nostre firme direttamente presso l’ufficio del Presidente della Corte suprema.
Le cose sembravano andare per il meglio, ma il giorno prima della votazione, la Corte suprema ha deciso di rimandarla a febbraio. Nel frattempo, ne abbiamo approfittato per continuare a promuovere la nostra campagna.
La prima notte di mandato del presidente Bolsonaro, abbiamo proiettato un enorme messaggio: "Siamo LGBT+ e resisteremo" – su alcuni tra gli edifici più simbolici della capitale brasiliana, incluso il Congresso!
Inoltre, abbiamo chiesto ai membri di All Out in Brasile di condividere le storie di discriminazione anti-LGBT+ che avevano vissuto o di cui erano stati testimoni. Sono state raccolte circa 600 storie commoventi in sole 24 ore.
Grazie alla collaborazione con il portale online Quebrando o Tabu e con famosi YouTuber brasiliani, abbiamo potuto riunire alcune di queste storie in un appassionante video in portoghese. Dai un’occhiata a questo video in portoghese.
Sempre in partnership con Quebrando o Tabu, abbiamo lanciato l’hashtag #ÉCrimeSim (che può essere grosso modo tradotto con #SìÈUnCrimine). L’hashtag si è diffuso rapidamente sui social media ed è persino diventato un tema di tendenza globale su Twitter!
BOM DIA #écrimesim ?✨? pic.twitter.com/c4PWSjjOPM
— Pabllo Vittar (@pabllovittar) May 24, 2019
I nostri sforzi sono stati ripagati: a febbraio, quando è iniziata la votazione, la petizione era stata firmata da oltre 750.000 persone, diventando una delle più grandi petizioni di All Out di TUTTI I TEMPI!
A giugno 2019, dopo varie vicissitudini, il processo è stato ripreso. La nostra responsabile di campagna Ana era presente alla Corte suprema insieme ai nostri partner.
Dopo che il dibattito è andato avanti per alcuni giorni, finalmente è successo: la Corte suprema ha deciso che la discriminazione nei confronti delle persone LGBT+ dovrebbe essere considerata illegale, una vittoria immensa per i brasiliani LGBT+!
Clicca qui per guardare un video di Ana (in inglese) sugli ultimi aggiornamenti di questa campagna.
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