Dal 2019, città dopo città, la Polonia si è autoproclamata "zona libera da LGBT" in quasi un terzo del paese.
E l'unico motivo per cui lo sappiamo è perché un gruppo di coraggiosi attivisti e attiviste polacchi ha lanciato una mappa interattiva che traccia e monitora queste zone, chiamata "Atlante dell’odio".
Ma nel 2021, diversi comuni hanno cercato di metterli a tacere. Li hanno citati in giudizio per aver esposto la verità, chiedendo scuse pubbliche ed elevati risarcimenti che potrebbero rovinare finanziariamente questi giovani attivisti e attiviste e distruggere anni di lavoro.
Tutti i membri di All Out sono entrati in azione e hanno raccolto abbastanza fondi per coprire le loro spese legali e aiutarli a combattere questa ingiustizia e a continuare il loro lavoro.
Sito internet dell’Atlante dell’odio